25 aprile: festa della liberazione dell’Italia

La storia di un popolo ha nelle sue feste nazionali un momento forte di presa di coscienza di ciò che costituisce il fondamento e la norma del bene comune.
Per dare voce a questa consapevolezza e superare il disagio che emerge dal divario fra il progetto ideale da realizzare e la realtà, siamo invitati a guardare e imparare da Cristo che sulla croce ha stabilito un patto universale di riconciliazione e di pace. Da lui fino a noi si infrangono le catene di ogni schiavitù e si aprono nuovi orizzonti di solidarietà nella giustizia e nell’amore.
Il cammino della ripresa e della ricostruzione non è mai terminato, perché libertà, pace e giustizia sociale sono beni da difendere e promuovere giorno per giorno. Con questa consapevolezza, mentre rendiamo grazie per il recupero di questi valori inestimabili, rinnoviamo il nostro impegno per l’affermazione dei diritti di ogni persona e invochiamo il Cristo salvatore, perché ci doni una coscienza vigile nell’adempimento del nostro dovere di cittadini e di cristiani.

Ascoltate la parola di Dio dal profeta Isaia
In quei giorni sarà infuso in noi uno spirito dall’alto;
allora il deserto diventerà un giardino
e il giardino sarà considerato una selva.
Nel deserto prenderà dimora il diritto
e la giustizia regnerà nel giardino.
Effetto della giustizia sarà la pace,
frutto del diritto una perenne sicurezza.
Il mio popolo abiterà in una dimora di pace,
in abitazioni tranquille,
in luoghi sicuri.

R. Ascoltaci Signore

Per la nostra Italia, perché fedele alla sua tradizione cristiana,
con l’aiuto di san Francesco d’Assisi
e di santa Caterina da Siena, custodisca i valori
che fondano la sua millenaria civiltà,
e concorra efficacemente all’edificazione
di una vera casa comune in una nuova Europa
più attenta ai bisogni di tutti, preghiamo. R..

Per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
perché illuminato dalla sapienza che viene dall’alto
e sorretto dalla concordia di tutto il corpo sociale,
possa adempiere il suo compito
di custode dei diritti e delle libertà comuni,
e di rappresentante dell’unità nazionale, preghiamo. R.

Per coloro che hanno pubbliche responsabilità:
legislatori, governanti, amministratori,
tutori della libertà e dell’incolumità, dei cittadini,
in particolare del per il nostro sindaco Francesco
perché, sempre attenti ai bisogni dei più deboli e indifesi,
promuovano con onestà e saggezza
ciò che giova alla crescita di tutto il popolo, preghiamo. R.

Per coloro che hanno servito la patria
fino al sacrificio della vita
e per i caduti nella difesa del bene comune,
perché il Signore li accolga nella pace dei giusti
e il loro ricordo sia per tutti noi
monito efficace alla lealtà e alla concordia, preghiamo. R.

Per la nostra comunità sociale di Castelnovo di Sotto
perché in questo periodo di difficoltà
sappia scoprirsi unita, solidale, attenta alle necessità
di tutti coloro che soffro, preghiamo. R.

Benedetto sei tu, o Dio, nostro Padre,
sorgente di speranza e di vita:
da te discende la forza dello Spirito
che trasforma il nostro stare insieme
in una vera comunità di uomini liberi;
illumina e proteggi la nostra patria,
alla quale hai dato nel corso dei secoli
tanti segni della tua benevolenza;
fa’ che cittadini e governanti
mantengano saldi i fondamenti della civiltà umana e cristiana,
di cui si è fatto garante Cristo nostro redentore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.

Per la fraterna intercessione dei santi patroni d’Italia,
Francesco d’Assisi e Caterina da Siena,
il Signore custodisca tutti voi sotto la sua protezione.
R. Amen.