Castelnovo

Chiesa di Sant’Andrea Apostolo

L’esistenza della chiesa di S. Andrea Apostolo è documentata da fonti scritte fin dal 1230 sotto la giurisdizione del Vescovo di Parma nella cui diocesi rimase fino al 1828. Nel 1230 era una cappella dipendente dalla Pieve di Campegine. Successivamente, in un documento del 1278 e in un altro del 1333, la chiesa viene citata con il titolo di parrocchiale, staccata dalla Pieve di Campegine.
L’attuale conformazione della chiesa di S. Andrea Apostolo si deve ad un intervento di ricostruzione attuato a partire dal 1712 su progetto del reggiano Prospero Mattioli, autore di altre chiese della provincia di Reggio Emilia. L’impianto planimetrico è di tipo longitudinale con un’unica navata e il transetto poco sporgente. Il presbiterio è rialzato di alcuni gradini e termina con un’abside semicircolare nella quale, entro una cornice in legno intagliato e dorato, è presente il dipinto raffigurante S. Andrea che si appresta al martirio, opera del pittore Francesco Camuncoli (1745-1825). La navata è suddivisa in tre campate di diversa ampiezza. Nella maggiore sono collocate le cappelle di S. Antonio Abate (lato sud) e di S. Mauro (lato nord). La campata vicino all’ingresso ospita, entro ristrette cappelle, gli altari della B.V. di Lourdes (lato sud) e di S. Teresa del Bambin Gesù (lato nord). Nella campata che precede il transetto sono posti gli ingressi laterali alla chiesa. I bracci del transetto contengono due imponenti altari, quello della SS. Annunziata (lato sud) e quello della B.V. Addolorata (lato nord). Nella calotta della cupola è stato realizzato dall’artista parmense Giovanni Bolla un affresco con la “Gloria di S. Andrea” (1732). In adiacenza alla chiesa sul lato sud è posta la Cappella di San Prospero, sorta nel XVIII secolo come oratorio della Confraternita del SS. Sacramento e oggi utilizzata come cappella feriale. La facciata è articolata su due livelli con due coppie di lesene sia nel primo che nel secondo livello. Nel 1958 la porta centrale d’ingresso è stata ornata con un portale a festoni recante lo stemma del vescovo Beniamino Socche e nelle nicchie laterali sono state collocate le statue di S. Prospero e di S. Francesco.