Cogruzzo

Chiesa di San Leonardo Abate

Si ha notizia dell’esistenza di una prima chiesa romanica di cui restano esigue tracce sul muro perimetrale destro recante elementi del coronamento ad archetti ciechi. E’ probabile che la navata corrispondesse alle dimensioni dell’attuale presbiterio. Nel 1230 la chiesa di S. Leonardo dipendeva dalla pieve di Poviglio.
L’attuale conformazione della chiesa di Cogruzzo si deve ad un intervento di ristrutturazione ed ampliamento attuato tra il 1722 e il 1730 sulla precedente chiesa seicentesca. Il presbiterio e l’abside subirono un notevole allungamento, mentre la larghezza rimase inalterata. La facciata venne avanzata di un’arcata, la copertura rifatta e così pure i paramenti decorativi. La chiesa sorge isolata al centro di un trivio stradale. La sua facciata, rivolta a ponente, è stata compiuta intorno alla metà del XVIII secolo. Si movimenta per effetto del pronunciamento in avanti della parte centrale che è organizzata su due livelli con lesene prima doriche e poi ioniche. Termina con un frontone curvo. L’asse centrale è sottolineato dalla presenza della porta di ingresso e dal superiore finestrone sormontato, a sua volta, dalla statua di San Leonardo alloggiata entro una nicchia. Sotto il profilo planimetrico la chiesa ha uno sviluppo longitudinale. La navata è preceduta da un nartece affiancato ai lati da due vani ad uso penitenziale. E’ suddivisa in cinque campate delle quali la prima e l’ultima più brevi. Sulle campate maggiori si aprono tre cappelle per lato, comunicanti tra loro. Sulla campata minore vicino all’ingresso prospettano la cappella del Battesimo, a sinistra, e la cappella del Sacro Cuore, a destra. Dalla campata vicino al presbiterio si accede ad un locale di servizio (lato sinistro) ed alla torre campanaria (lato destro). La navata immette al presbiterio rialzato ai lati del quale sono poste le due sagrestie. Dietro l’altare maggiore in legno intagliato e dorato, risalente al 1751, si apre il coro absidato con gli stalli settecenteschi e il dipinto raffigurante S. Leonardo con S. Giuseppe e S. Antonio da Padova e, in basso, alcuni prigionieri che invocano la sua protezione. L’opera, di autore ignoto, compare in alcuni inventari del XVIII secolo tra i beni appartenenti alla chiesa. L’impaginato architettonico dell’interno vede l’impiego di paraste scanalate di ordine ionico non convenzionale collegate superiormente da una trabeazione con dentelli che percorre tutta la chiesa. Le decorazioni pittoriche, risalenti al secolo scorso, si concentrano soprattutto nella volta della navata (riquadrature), nella volta del presbiterio (angeli e calice eucaristico) e nel catino absidale (Annunciazione).