Per coltivare la speranza: andrà tutto bene

Siamo cristiani, sappiamo sperare contro ogni speranza e restare lieti anche se non toccherà a noi vedere spuntare l’arcobaleno.
Andrà tutto bene. L’ho scritto anche io davanti al cancello dell’oratorio, aggiungendo davanti ai colori dell’arcobaleno, la croce di Gesù che svetta sul monte Calvario. L’ho scritto anche se sono consapevole che la realtà non va sempre secondo come la vorresti, che nel mondo c’è tanta fragilità e non manca di farsi sentire, anche in questo momento. Lo so che per tante persone prese dalla paura non sta andando tutto bene, così come per i malati chiusi negli ospedali o nelle proprie case in quarantena e per chi piange i propri morti. So anche che spesso non va tutto bene per i tanti operatori sanitari che, con generosità, ogni giorno faticano e lottano a volte inutilmente anzi ammalandosi pure loro.
Eppure sono certo che la vita vincerà, me lo annunciano i tanti fiori che cominciano a riempire alberi in festa, la primavera che arriva e soprattutto la Pasqua. Non è questione di imparare a vivere in modo positivo, infatti capiterà di vivere momenti difficili, è invece ora di coltivare la speranza che ci fa credere che nulla è sprecato, che ci fa dire grazie anche quando intorno non sembra essercene motivo, che continua a farci pregare il Padre Nostro dicendo “sia fatta la tua volontà” anche se in quel momento ci sembra che non sia così giusto, a fidarci che la croce portata con Gesù è leggera anche se al momento ci sentiamo tanto schiacciati, a vivere bene ogni momento che ci è dato anche la sofferenza e il dolore, a crede che la vita vince sulla morte.