Ricominciare ad abitare la Chiesa

Le condizioni per una ripresa delle celebrazioni con il popoloCredo sia un passo importante come contributo alla coesione sociale nel Paese, se pur con modalità diverse dal passato e fino a quando non finisca l’emergenza. I vescovi italiani stanno approfondendo l’interlocuzione con il ministero dell’Interno e si apprestano a completare un documento di proposte entro la fine della settimana.
L’esperienza della Settimana Santa, con un minimo di persone accanto al celebrante, resta. Non si torna indietro anche perché abbiamo dimostrato che si può celebrare in sicurezza. Come anche restano aperte le chiese per la preghiera personale nel rispetto della distanza di almeno un metro.
Una delle cose che sta a cuore è il congedo dei defunti. Non possiamo lasciare che una intera generazione, e i loro familiari, siano privati del conforto sacramentale e degli affetti, scomparendo dalla vita, e improvvisamente diventando invisibili. Ci deve essere la possibilità di celebrare i funerali, magari solo con i familiari stretti, non possiamo non essere vicino a chi soffre.
Quanto alla possibilità per il fedele di recarsi in chiesa per un momento di preghiera personale, si rimanda alla risposta pubblicata nel sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri (15 aprile), che per comodità viene trascritta:
Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto?
L’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, si possa esibire o rendere la prevista autodichiarazione. Resta ferma tuttavia la sospensione di tutte le cerimonie, anche religiose”.