Campeggi ed esperienza estive

Il Consiglio Anspu/Oratorio si è trovato Domenica 10 alle 21, per la prima volta in questa occasione e lo ha fatto attraverso i mezzi “social”. I temi di cui trattare sono stati due: esperienze estive residenziali (campeggi e altro), campo estivo in parrocchia (Grest); il tutto alla luce delle norme al momento in vigore e di previsioni prudenziali riguardo il futuro seguendo le indicazioni della diocesi.

Esperienze estive
La normativa non è ancora chiara. Già prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria si erano prenotate le strutture per le diverse esperienze raccogliendo le relative caparre. Ci si chiede ora che atteggiamento tenere nei confronti di queste esperienze: attendere ulteriori sviluppi o annullarle. Riguardo i due campeggi per i ragazzi, consapevoli del periodo delicato che si sta vivendo ma anche del valore della proposta per il bene dei nostri ragazzi, si è deciso di attendere fino agli inizi di giugno, guardando l’evoluzione della situazione e sperando che emergano indicazioni più precise per lo svolgimento di esperienze comunitarie come queste, che esulano da una vacanza standard e che vedono la convivenza di tanti ragazzi tutti insieme. Consapevoli della necessità di alcune famiglie di riprogrammare le ferie, delle paure che permangono per la salute dei propri figli e di eventuali esigenze di sostegno economico necessarie, come UP ci muoveremo con prudenza ma anche desiderio cominciare a ricostruire e medicare le ferite aperte da questa emergenza sanitaria. Mentre attendiamo lo sviluppo della cosa e un termine entro il quale comunque decideremo (individuato nei primi di giugno), per il momento verificheremo la disponibilità degli accompagnatori che mesi fa avevano garantito la propria presenza.
Riguardo l’esperienza estive non in montagna, ma presso enti e associazioni diverse, in particolare rivolte agli adolescenti, esse al momento sono sospese e difficilmente potranno essere realizzate in quanto le strutture stesse di accoglienza al momento non permettono questi progetti, inoltre gli educatori hanno valutato che al momento è prudente non esporre i ragazzi a esperienze che non solo li mettono in relazione tra loro ma in contatto con altre persone ed esperienze nuove non pienamente dipendenti da noi.
Il campo famiglie risulta tutt’ora in programma, rappresenta una forma di aggregazione più vicina ad una vacanza standard, si rimane in attesa di conoscere la normativa specifica in materia.

Grest
Nonostante al momento del nostro incontro ancora non si conoscessero di preciso le norme nazionale, risulta che la regione, le ASL e i comuni si stiano già muovendo per pensare protocolli per rendere possibili i campi estivi. La pastorale giovanile della diocesi partecipa ad alcuni tavoli di lavoro in dialogo con le istituzioni. Le norme che verranno emanate non parleranno in specifico dei campi estivi parrocchiali, normeranno i campi estivi comunali o di privati, proprio per questo ci si sta muovendo per realizza protocolli di gestione per i campi parrocchiali che possano tenere conto di alcune dimensioni particolari della nostra realtà. Emerge comunque l’evidenza che non sarà possibile realizzarli secondo gli schemi e le consuetudini degli anni precedenti.
I criteri attuali chiedono piccoli gruppi di lavoro con spazi al coperto destinati loro esclusivamente compresi i servizi igienici e con un minimo di 3mq a testa. Ogni piccolo gruppo deve vedere la presenza di adulti in numero proporzionale alla dimensione, ad essi si possono affiancare animatori adolescenti. Anche gli spazi esterni devono essere gestiti in modo tale da mantenere la separazione tra i vari gruppetti così come l’uso del materiale che non può essere promiscuo. Saranno da garantire una serie di controlli agli ingressi e l’uso di mascherina insieme a tutta una serie di altre attenzioni.

Alla luce di questo ci stiamo muovendo per studiare come logisticamente il tutto possa avvenire, stiamo cercando aiuto da parte di adulti che posso garantire la loro presenza per un periodo continuativo di almeno 14 giorni, stiamo raccogliendo la disponibilità dei giovani animatori.
Alla fine confrontando gli spazi a disposizione con le risorse di volontariato che emergeranno, riusciremo a determinare il numero di bambini e ragazzi accoglibili, che comunque risulterà nettamente inferiore al solito previsto, il che chiederà di dotarsi di criteri di scelta.

Ciascun consigliere si assume la responsabilità di partecipare in modo attivo a condividere con altri e sensibilizzare per trovare risorse in merito a quanto detto sopra.

Il prossimo consiglio è fissato per Domenica 17 alle 21.